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L'autoipnosi aiuta a guarire alcune malattie dell'infanzia

Diverse ricerche cliniche dimostrano che con l'ipnosi si possono modulare dei processi fisiologici considerati inaccessibili ad un controllo volontario. In particolare sono stati presi in esame i benefici dell'autoipnosi nei bambini e negli adolescenti in occasione di interventi chirurgici, nei casi di dolore acuto e cronico, negli stati emotivi e nei disturbi dell'apprendimento.
Sul piano psicoterapeutico con l'autoipnosi il soggetto non assume un ruolo passivo e sottomesso, ma guidato dal medico diventa protagonista del processo induttivo a cui prende parte.
La pediatra Barbara Adinolfi e la psicologa Nicoletta Gava, entrambe del Milton Erickson Institute di Torino, hanno pubblicato sulla rivista "Acta Biomedica" (2013, n.84, pagg. 94/97) un articolo con gli studi più recenti dell'applicazione dell'ipnosi nei bambini, sia come trattamento d'elezione che aggiuntivo per patologie gravi come la fibrosi cistica e le cefalee croniche.
L'ipnosi è stata utilizzata con successo anche nel controllo del dolore da fratture in giovani pazienti ai quali non potevano essere somministrati analgesici e in odontoiatria riducendo l'anestesia dentale. Da molti studi risulta che i bambini sono particolarmente predisposti ad apprendere e gestire da soli le tecniche dell'autoipnosi.
 
Raffaella Doyle